“Sul Polo logistico non è in discussione se farlo, ma come” Così il sindaco Emilio Bonifazi ha ribadito con forza la volontà del Comune di dare corso alla previsione urbanistica contenuta da oltre dieci anni nel Ptc e nel Piano strutturale. di Giacomo D’Onofrio -> leggi l’articolo
Fanno parte del Coordinamento
Parlano di noi
Fotografo la campagna toscana dal 1985 ed ho pubblicato diversi libri fotografici come veicolo per fermare l’indiscriminato uso del territorio.
A distanza di anni, ritornando nei luoghi che avevo fotografato spesso ritrovo solo desolazione, dove prima c’erano gli alberi ora ci sono pali di cemento, jungle di segnali stradali, cartelloni, insegne luminose, alte facciate di cemento, lingue di asfalto; dove c’erano i campi, ampi parcheggi semivuoti, etc.
L’Italia, forse il più bel paese al mondo, che potrebbe vivere solo di turismo, è stata in gran parte rovinata dalla speculazione edilizia di ogni genere, solo in 50 anni, dal dopoguerra alla metà degli anni ’90. Ritenendo che ormai la coscienza delle nuove generazioni, visto i danni che sono stati fatti, non permettessero più oltraggi all’ambiente, pensavo che la campagna della Maremma fosse sopravissuta, avendo superato gli anni dello scempio.
Ecco invece, riapparire nuove insidie da parte degli speculatori, che puntano a distruggere a “macchia d’olio” un abitat a scopo, possiamo ben dirlo, di interessi personali. A “macchia d’olio”, perchè sicuramente, dietro questo “Polo” ci saranno già altri progetti: basta partire e così in poche decine di anni, rimarrà solo un ricordo della campagna di Braccagni!
Sono d’accordo per fermare questo, come tanti altri progetti simili a questo.
Luigi Biagini
… Sarebbe interessante conoscere il nominativo del proprietario/ri di quei terreni, che passeranno da rendita agricola a rendita industriale.